mercoledì 21 aprile 2010

Bella ciao...

«Bella ciao» vietata alle commemorazioni del 25 Aprile. La scaletta della banda in vista della parata di domenica fa litigare Anpi e amministrazione comunale. Il sindaco Azzolini: «A Mogliano è meglio cantare la canzone del Piave». Il presidente della sezione locale dell’associazione partigiani, Maurizio Beggio ribatte: «Bella ciao non è politica, è di tutti, la canta anche mia figlia». La commemorazione della resistenza piomba al centro della polemica politica. E la nuova amministrazione leghista sembra ben intenzionata a far pesare il suo dominio sulla città, anche in occasione della festa del 25 Aprile. La data della liberazione dal fascismo rischia così di rimanere orfana di uno dei brani simbolo della lotta partigiana: «Bella ciao».

Bella ciao è una canzone popolare cantata dai simpatizzanti del movimento partigiano italiano (Resistenza) durante la seconda guerra mondiale, che combattevano contro le truppe fasciste e naziste. La circolazione di Bella ciao, durante la Resistenza è documentata e sembra circoscritta soprattutto in Emilia, fra l'appennino bolognese e le zone della Repubblica partigiana di Montefiorino (sull'appennino modenese, dove si dice che fu composta da un anonimo medico partigiano).
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Il periodo storico individuato comunemente come Resistenza italiana inizia, per convenzione storiografica ormai consolidata, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 e termina alla fine del mese di aprile 1945. La scelta di celebrare la fine di quel periodo con il 25 aprile 1945 fu riferito dal CLNAI con la data dell'appello per l'insurrezione armata della città di Milano, sede del comando partigiano. La Resistenza italiana fu solo la prima parte del cosiddetto periodo costituzionale transitorio. In termini politici questo periodo si concluse con la nomina del primo governo Parri del 21 giugno 1945. La seconda parte terminerà il 1º gennaio 1948, giorno dell'applicazione della nuova Costituzione Italiana.

La replica

Nessuna polemica con l'Anpi, a Mogliano la banda cittadina non ha mai suonato il brano 'Bella ciao'. Se l'Associazione Nazionale Partigiani lo richiede formalmente, per ricordare i partigiani caduti durante la resistenza, non pongo alcun veto, tanto piu' che, anche se giovane, sono da anni Associato Anpi!, assicura il sindaco.

Non vedo alcun problema nel suonare la Canzone del Piave, che celebra la vittoria italiana durante la 1° Guerra Mondiale, durante le cerimonie del 25 aprile. E' un brano popolare e conosciuto, che la banda ha sempre suonato.

La leggenda del Piave, meglio conosciuta come la canzone del Piave, è una delle più celebri canzoni patriottiche italiane.
I fatti storici che ispirarono l'autore risalgono al giugno del 1918 quando l'Austria-Ungheria decise di sferrare un grande attacco sul fronte del Piave per piegare definitivamente l'esercito italiano, già reduce dalla sconfitta di Caporetto. La Landwehr (l'esercito imperiale austriaco) si avvicinò pertanto alle località venete delle Grave di Papadopoli e del Monte Montello, ma fu costretta ad arrestarsi a causa della piena del fiume. Ebbe così inizio la resistenza delle Forze armate del Regno d'Italia che costrinsero gli Austro-ungarici a ripiegare.
(fonte)


Una domanda al sindaco...come si legano storicamente la Canzone del Piave, sicuramente importante e patriottica, con il 25 Aprile e con Bella Ciao?

domenica 11 aprile 2010

Berlusconi e gli aggettivi...

Al forum di Confindustria a Parma, Berlusconi in uno dei passaggi del suo Show dice che

Rifiuta la "teoria del declino" italiano e annuncia "riforme in tutte le direzioni", compreso ovviamente il presidenzialismo con il rafforzamento dell'Esecutivo che "oggi non ha nessun potere". Una sottolineatura che lo manda in fuorigioco rispetto al Quirinale, visto che Berlusconi, lamentandosi dei suoi scarsi poteri, ricorda come "ogni provvedimento che esce dal Consiglio dei ministri debba poi essere sottoposto al presidente della Repubblica e al suo staff, che controlla minuziosamente anche gli aggettivi".

(fonte)

Onestamente, mi sento sollevato al pensiero che ci sia uno staff che controlla minuziosamente ogni singola parola inserita in un qualunque provvedimento proveniente da qualunque schieramento politico...

ma lo so...a molti italiani questo può non piacere, perchè si potrebbe procedere molto più velocemente e molto più disonestamente se i controlli fossero più superficiali...

sarà per questo che vince sempre lui?