mercoledì 30 giugno 2010

LODO ALFANO: SI ESTENDE LO SCUDO DEL PREMIER
Al peggio non c'è mai fine...



"La misura deve essere equiparata a tutti. Non e' possibile che ci sia una disparita' tra il Presidente della Repubblica, il premier e i ministri". Questa la motivazione alla base della proposta inserita nel parere sul Lodo Alfano che il presidente della commissione Giustizia del Senato, Filippo Berselli, ha intenzione di dare alla commissione Affari Costituzionali. "Inizialmente c'era questa diversita' di trattamento - spiega Berselli contattato telefonicamente -, ora estenderemo lo scudo anche per il premier e gli altri ministri". La proposta di estendere ulteriormente lo scudo per il premier prevede che la sospensione possa valere anche per i processi cominciati prima dell'assunzione della carica. Il presidente della Commissione di Palazzo Madama ribadisce che l'obiettivo della proposta e' riparare "a un errore di chi ha formulato il testo".

(fonte)

ma come è possibile anche solo pensarla una cosa simile, con tutto quello che sta accadendo... Brancher, legittimi impedimenti, intercettazioni
loro cosa fanno? propongono l'estensione del Lodo Alfano!!!

L'assurdità non è veder passare una simile proposta, ma come una simile proposta possa essere pensata e fatta... BASTA!!!

martedì 29 giugno 2010

Berlusconi e la "ciulatina"

Silvio Berlusconi dichiara di soffrire di mancanza di memoria e per farlo racconta una barzelletta agli imprenditori italo-brasiliani che ha incontrato a San Paolo, all'Edificio Italia. «Stamani in albergo volevo farmi una ciulatina con una cameriera. Ma la ragazza mi ha detto: "presidente, ma se lo abbiamo fatto un'ora fa...". Vedete che scherzi che fa l'età?». Risate in sala e postilla del Cavaliere: «Diffidate di chi non sa ridere, diffidate...».

(fonte)

Qualcuno mi rassicuri, vero che anche Obama, la Merkel, Sarkozy, Zapatero, Lula e gli altri quando vanno agli incontri, intrattengono gli ospiti con simili battute?

Si lo so...tutti diranno che è la solita barzelletta innocente, che noi "comunisti" siamo tristi e che non sappiamo ridere, però... un minimo di contegno!!!

che VERGOGNA!!!

lunedì 28 giugno 2010

Brancher e il TG3



Ha ragione Brancher... gli italiani ce l'hanno con lui perchè l'Italia ha perso i Mondiali,
i magistrati ce l'hanno con Berlusconi perchè la bruna non ha vinto l'ultimo Grande Fratello, e altri magistrati con Dell'Utri perchè Sandra Milo è stata eliminata all'Isola dei Famosi...

e poi...per favore, qualcuno gli legga le deleghe, così almeno, la prossima volta sarà in grado di rispondere...

venerdì 25 giugno 2010

Il giorno dopo...

Oggi è il giorno dopo!!!

il giorno dopo l'eliminazione dell'Italia dai Mondiali sudafricani,
ma anche,
il giorno dopo la richiesta del legittimo impedimento da parte del NEO ministro Brancher.


Ecco 2 numeri che potrebbero far discutere, o meglio, potrebbero fornira una risposta a molte mie domande comparsi su repubblica.it

130.000 voti per il sondaggio sull'eliminazione dell'Italia
1000 commenti sul blog nel post su Brancher

Sul blog ci si chiede come mai il partito del capo del governo e dell’uomo politico non perda e molto probabilmente non perderà per una cosa così alcuni milioni di voti.

La risposta è chiara, come commenta Antonio, sempre sul blog...
lo si capisce dai numeri

130.000 contro 1000

L'interesse è quello, ci si indigna di più per la mancata convocazione di Cassano che non per la vicenda Brancher...

giovedì 24 giugno 2010

Ma dai!!!


e chi l'avrebbe mai detto!!!

non è passata neanche una settimana, ed ecco la notizia:

La difesa di Aldo Brancher, il neoministro imputato a Milano in uno stralcio del processo sul tentativo di scalata ad Antonveneta da parte di Bpi, ha eccepito in base alla legge il legittimo impedimento. L'udienza era in calendario per sabato prossimo, 26 giugno. A questo punto è probabile che i giudici stralcino la posizione del ministro e proseguano il processo per la moglie, anch'essa imputata.
...
I legali di Brancher fanno riferimento al Lodo Alfano che consente il rinvio dei processi per il presidente del Consiglio e dei suoi ministri.

ma dico...a neanche una settimana di distanza!!!
a questo punto, invece di farli diventare ministri per evitargli i processi, fate che dire quali sono i nomi dei non processabili, così almeno la finiamo di pagargli gli stipendi da ministro

fate cosi... dite anche quali sono i numeri che volete non siano intercettati, cosi almeno le indagini sugli altri possono continuare....

martedì 22 giugno 2010

Bossi - 10 milioni di leghisti e "Italia - Slovacchia"



Ci sono due cose che non mi tornano dopo aver sentito quello che ha detto Bossi oggi.
La prima, è una questione più che altro numerica

Bossi ha detto:
«Ci sono grosso modo dieci milioni di persone disposte a battersi per la Padania, vuol dire che esiste. Non c'è uno Stato padano, ma la Padania esiste»

quindi, si potrebbe dire, che ci sono circa 10 milioni di leghisti (non vedo chi altro sarebbe disposto a battersi per la Padania),
ma, se cosi fosse,
ipotizzando 50 milioni di elettori,
circa 37 milioni di votanti (75%),
con 10 milioni la Lega avrebbe in Italia circa il 27%

alle politiche del 2008 avevano circa l'8%, direi che è hanno fatto un bel salto...

la seconda è di immagine...
un ministro che dice

''Tanto la partita se la comprano: vedrete che al prossimo campionato ci saranno due o tre calciatori slovacchi che giocano nelle squadre italiane...''

rovina o non rovina l'immagine dell'Italia?
cosa ne pensa Berlusconi, tanto pronto a scagliarsi contro Saviano a difesa dell'immagine del nostro bel paese?

ah già...è Bossi... non si deve dar troppo peso alle frasi che dice!!!

in fondo è SOLO un ministro del governo italiano...

venerdì 18 giugno 2010

Nulla di nuovo....



Aldo Brancher è stato nominato ministro per l'Attuazione del Federalismo. Il decreto è stato firmato dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, su proposta del presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi. Brancher, che ha giurato nelle mani del Capo dello Stato, viene dunque "promosso" da sottosegretario alla presidenza del Consiglio a ministro senza portafoglio con delega al federalismo. Ne dà notizia un comunicato del Quirinale.

ecco come il governo affronta la sfida contro gli sprechi della pubblica amministrazione...

Cercando di accettare l'assoluta necessità del ministero per l'Attuazione del Federalismo (?), qualche dubbio potrebbe sorgere sul nome della persona scelta.

Chi è Aldo Brancher?

Carriera politica

La carriera politica è iniziata nel 1999 dopo una collaborazione come dirigente del gruppo Fininvest a partire dal 1982. Venne eletto alla Camera nel maggio 2001. Durante la XIV Legislatura, sotto entrambi i governi Berlusconi, è stato sottosegretario di Stato nel Ministero per le riforme istituzionali e la devoluzione.

Rieletto alla Camera nell'aprile 2006, è stato vicepresidente del gruppo Forza Italia alla Camera durante la XV Legislatura.

Nel 2008 è stato rieletto nelle liste del Popolo della Libertà. Nel giugno 2010 è nominato Ministro per l'Attuazione del Federalismo

Procedimenti giudiziari

Detenuto per 3 mesi nel carcere di San Vittore, fu uno dei pochissimi inquisiti di Mani pulite a ricevere solidarietà dall'ambiente esterno: lo rivelò il suo datore di lavoro Silvio Berlusconi raccontando che "quando il nostro collaboratore Brancher era a San Vittore, io e Confalonieri giravamo intorno al carcere in automobile: volevamo metterci in comunicazione con lui"[2].

Scarcerato per decorrenza dei termini di custodia cautelare, è stato condannato con giudizio di primo grado e in appello per falso in bilancio e finanziamento illecito al Partito Socialista Italiano. Brancher viene assolto in Cassazione grazie alla prescrizione per il secondo reato e alla depenalizzazione del primo da parte del governo Berlusconi, del quale faceva parte.

Viene indagato a Milano per ricettazione nell’indagine sullo scandalo della Banca Antonveneta e la scalata di Gianpiero Fiorani all’istituto creditizio: la Procura ha rintracciato, presso la Banca Popolare di Lodi, un conto intestato alla moglie di Brancher con un affidamento e una plusvalenza sicura di 300mila euro in due anni.

(fonte)

che dire?
veramente nulla di nuovo sotto il sole...

martedì 15 giugno 2010

Cosa viene prima...
la manovra finanziaria o le intercettazioni
?


Secondo Fini:

Alla Camera, a luglio, approderà prima la manovra correttiva dei conti pubblici , poi il ddl intercettazioni. Così il presidente dell'assemblea, Gianfranco Fini, stoppa la fretta del Pdl...

"Chi conosce il regolamento della Camera e la Costituzione non ha dubbi". Così Gianfranco Fini a Benevento, sulla priorità dell'approvazione della manovra finanziaria rispetto al disegno di legge sulle intercettazioni. L'intervento "deciso dal governo per fronteggiare la crisi è stato presentato con un decreto legge e i decreti vanno approvati e discussi nell'arco dei 60 giorni" ricorda il presidente della Camera


Secondo il PDL


Alle parole del presidente della Camera rispondono i capigruppo Pdl Gasparri (Senato) e Cicchitto (Camera) che ricordano a Fini che quella legge ribadiscono che il ddl, frutto di "un'ampia discussione", non può essere modificato e deve entrare in vigore al più presto come previsto dall'ufficio politico del Pdl.
Lo stesso al quale, scondo l'Agi, si richiama Silvio Berlusconi che, parlando con i suoi, dice: "Si va avanti e si chiude. Rispettando i tempi. Non posso certamente farmi ricattare su un punto votato all'unanimità dall'ufficio di presidenza del partito"


Mi piacerebbe chiedere a tutti quelli che sostengono il premier,
cosa ritengono più importante, su cosa concentrerebbero le loro energie...?

Meglio discutere e accelerare sulle intercettazioni o sulla manovra economica?

Il pensiero del governo, mi sembra sia chiaro, sono più urgenti le intercettazioni!!!

Peccato che siano entrambi due ddl imbarazzanti, uno costruito in fretta e furia, con tagli indiscriminati e senza logica, l'altro ad uso e consumo esclusivo di una piccolissima, e non proprio più onesta, parte di popolazione...

lunedì 14 giugno 2010

Vorrà pur dire qualcosa...



Ballottaggi in Sardegna e Sicilia

Netto calo di oltre il 20% dell'affluenza alle urne in Sicilia, dove ieri e oggi si sono svolti i ballottaggi per le elezioni comunali, mentre è astensione record in Sardegna dove ha votato solo il 30,39% degli aventi diritto. Particolarmente negativo il dato nella provincia di Cagliari dove si è recato alle urne appena il 25,58% degli elettori

E' vero, siamo a giugno, molto probabilmente in Sardegna sarà stata una giornata splendida, in particolar modo a Cagliari, ma, se un elettore su quattro non va a votare, vorrà pur dire qualcosa...

Che senso ha dire "ho vinto", quando il 75% della popolazione non è andato alle urne...

domenica 13 giugno 2010

Zaia, Fanzolo di Vedelago (Treviso), l'Inno di Mameli


Malumori questa mattina a Fanzolo di Vedelago, in provincia di Treviso, durante l’inaugurazione di una scuola elementare, cui ha fatto gli onori di casa il nuovo governatore del Veneto, Luca Zaia. Zaia, arrivato alla cerimonia della nuova scuola primaria, ha preteso di sostituire l’esecuzione dell’inno italiano, meglio conosciuto come “Fratelli d’Italia”, con “Va Pensiero” di Verdi (notizia riportata dal quotidiano La Tribuna), molto amata dal leader della lega Umberto Bossi.

Il fatto ha fatto andare su tutte le furie la direttrice dell’ufficio scolastico regionale, Carmela Palumbo, che si sarebbe riservata di denunciare l’accaduto all’assessore regionale, Elena Donazzan.

Il ministro della difesa, Ignazio La Russa, ha commentato il comportamento del governatore Zaia “Un fatto grave”, sottolineando “non spetta ad un governatore far sostituire l’inno italiano”.
Mentre il collega , Andrea Ronchi, ministro delle politiche comunitarie, sdegnato ha parlato di “oltraggio alla nazione”.
Zaia tuttavia smentisce l’accaduto: “Non sono intervenuto sul programma della manifestazione, l’Inno di Mameli è stato regolarmente cantato dal coro al momento del taglio del nastro.
Credo che queste precisazioni siano utili per chiudere definitivamente una polemica che non aveva e non ha ragion d’essere”.

Alcuni presenti alla cerimonia inaugurale, hanno testimoniato che l’inno di Mameli è stato eseguito solo, nel momento in cui Luca Zaia stava visitando il nuovo plesso scolastico. “L’applauso al termine dell’Inno di Mameli ci è stato fatto dai pochi rimasti” ha dichiarato il direttore del coro, Marco Titotto, “tra questi non ho visto il presidente Zaia”.
Il maestro ha riferito che ai canti di un gruppo di bambini sono seguiti i discorsi pubblici, tra cui quello del presidente Zaia. “Al termine, abbiamo cantato il Va’ Pensiero come ci avevano detto. Finita l’ esecuzione, il Governatore, il sindaco e le altre autorità si sono incamminate verso la scuola dove c’è stato poi il taglio del nastro. Dalla posizione in cui ci trovavamo noi, vedevamo poco. Ho solo intravisto la coda finale del gruppo di persone che era già entrata per visitare la scuola. A quel punto ho dato il là per l’Inno nazionale, ricevendo alla fine un applauso solo da quelli che erano rimasti fuori”. Ha dichiarato il maestro Titotto.

(fonte)

Se questo è quello che fanno in pubblico, cosa faranno mai quando non sono nè visti nè ascoltati...

Voglio delle istituzioni che rispettino le istituzioni, uno stato che rispetti se stesso...

sabato 12 giugno 2010

Gli affreschi sfondati




L'AQUILA.
Immagini shock arrivano dalla Soprintendenza dei Beni Culturali. Una ditta privata incaricata di mettere in sicurezza dopo il terremoto palazzo Carli Benedetti, nel centro storico dell'Aquila, ha sfondato gli affreschi settecenteschi sopra le porte dell'edificio.

Un vero e proprio scempio reso noto dalle pagine del Corriere della Sera.
L'impresa avrebbe messo i tiranti sui dipinti e quando i proprietari del palazzo si sono accorti dei buchi negli affreschi hanno fatto una segnalazione al Comune e al commissario straordinario.
La Soprintendenza per i Beni storico-artistici abruzzesi ha compiuto un'ispezione che ha accertato il danno.
Ora la pratica e' all'esame della procura della Repubblica. Quel che è certo è che quello che il terremoto non aveva distrutto è stato però danneggiato dalla mano umano.

Il palazzo rinascimentale fu terminato prima della fine del 1400. Nel corso del XVI secolo la famiglia Carli si trasferì in un ben più imponente palazzo (oggi conosciuto come Palazzo Carli, sede del rettorato dell'Università degli studi dell'Aquila) a ridosso dell'altra chiesa capoquarto di San Pietro a Coppito, cosicché nel 1642 parte dell'edificio venne ceduta alle monache dell'ordine di Santa Maria dei Raccomandati per la localizzazione del monastero in cui poi verrà realizzato l'omonimo complesso museale.
Nel 1702 anche la restante parte del palazzo viene venduta.
Il terremoto del 1703 lo danneggiò gravemente e rende necessario un intervento di restauro di cui si fece promotore l'abate di Collemaggio; in quel periodo l'edificio venne suddiviso in appartamenti e dato in affitto.
Nella metà del XX secolo la Soprintendenza ha promosso un secondo restauro con interventi di consolidamento e l'aggiunta di dispositivi antisismici ma, nonostante ciò, il palazzo subisce ulteriori danni dal terremoto del 2009 ed è oggi inagibile.
I proprietari, l'architetto Carla Bartolomucci e Giancarlo Pallotta hanno segnalato i problemi a Protezione Civile e al commissario per i Beni Culturali Luciano Marchetti che indica una ditta per i lavori, la Ennio Soccodato. Il Comune approvato il progetto del commissario e i lavori partono. Scempio incluso.

(fonte)

Ogni occasione è buona per dimostrare la voglia di diventare un paese migliore...

giovedì 10 giugno 2010

Berlusconi - Zapatero



...e magari adesso, con tutti i problemi che ha, vogliamo anche che rispetti il protocollo

VERGOGNA!!!

mercoledì 2 giugno 2010

Ballarò - Repubblica - IPSOS - Giannini - Pagnoncelli

Tutti mentono, solo lui ha ragione



ma come giustamente sottolinea nonleggerlo.blogspot.com, possono bastare una decina di secondi, per trovare le prove VIDEO e NON del contrario

( 04 ottobre 2008 )



a una persona attenta bastano 10 SECONDI, per altri non sono bastati 16 ANNI...

ma sicuramente mi sbaglio,
è proprio perchè hanno capito, che da 16 anni, a fasi alterne, ce lo ritroviamo come Presidente del Consiglio